installazione_finale

In questa installazione lo scopo principale è stato il coinvolgimento dei sensi.

Per fare tutto ciò ho pensato ad una finestra aperta con le ipotetiche ante oscuranti a battente.

La parte centrale è stata occupata da un quadro che è la nostra realtà:  non l’interno delle nostre case,  (come si vedrebbe nel caso di una finestra aperta e noi spettatori e passanti esterni guardiamo dentro) ma la nostra natura che ci permette di vivere con tutti gli esseri viventi. L’importanza quindi non è l’armadio, la sedia o le cose che abbiamo all’interno della nostra casa, ma la natura che vediamo perché senza di quella noi non potremmo vivere!

Per dare una sensazione di coinvolgimento tattile ho pensato all’aria che passa attraverso le fessure dell’ipotetica finestra, ma anche alle dita sulla menta, per l’odorato ho scelto l’odore di menta, per il gusto il sapore della menta (la scelta della menta è stata fatta perché è una pianta che si trova comunemente nei giardini, viene usata come gusto in cucina ma anche nei dolci come caramelle ecc.. in più dà la sensazione di freschezza come la natura stessa è: alberi, ruscelli, cielo e ogni cosa che ci circonda), per l’udito infine ho pensato ad una serie di suoni che permettono di capire nel tempo i cambiamenti dello stato naturale.

I suoni vanno sentiti all’inizio chiudendo gli occhi e man mano che la pioggia e l’acqua si asffievoliscono arrivano gli uccelli, gli occhi si aprono per vedere la quiete dopo la tempesta, per vedere il suono degli uccelli e il suono dei passi per esplorare la natura…..

Ho unito questi suoni singoli con il programma Audacity. Questo programma permette di variare ed unire suoni. La ricerca è stata difficoltosa nel trovare alcuni suoni. Per esempio quello dei passi che ho trasformato fino ad ottenere il risultato che sentirete dalle cuffie.

Sulla  destra dell’installazione ho inserito una poesia scritta in scrittura onciale che dice:

Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,

sentire gli odori delle cose,

catturarne l’anima.

Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.

Perché lì c’è verità,

lì c’è dolcezza,

lì c’è sensibilità,

lì c’è ancora amore.

Alda Merini

 

Questo pezzo scritto di Alda Merini è un estratto di questo testo in origine:

La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri (Alda Merini)
La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
di finire alla mercè di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai.
Perché ci manca la forza di essere uomini,
quella che ci fa accettare i nostri limiti,
che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto.
Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà.
Mi piacciono i barboni.
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l’anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore.

 

Ho selezionato una parte di questo scritto perché è la parte che si avvicinava di più alla mia ricerca sui sensi ed anche alla mia idea di gente.

Spero che questo viaggio nei sensi sia un viaggio che vi porti anche ad esplorare voi stessi:  all’interno di ognuno di noi ci sono i contatti con la natura che molte volte si perdono in mezzo alle macchine e ai fumi senza renderci conto che l’ambiente è la cosa più importante per stare bene.

Buon Viaggio!

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